

Andrea Da Dalto
@Da Dalto
Biografia
Da Dalto nasce a Treviso nel 1994, si laurea in Scienze della Comunicazione Grafica e Multimediale allo IUSVE di Venezia-Mestre nel 2018. Lavora come graphic designer per l’agenzia di comunicazione Claim Brand Industry di Treviso dal 2018 al 2020, dopodichè inizia una carriera come libero professionista grafico a Milano dove lavora in uno studio privato dal 2020 al 2024. In parallelo alla carriera di grafico conduce ricerche teoriche e sperimentazioni pratiche nell’ambito della pittura e del disegno, inoltre si dedica alla poesia e alla musica.
Da Dalto si definisce un ricercatore multidisciplinare operativo nella dimensione di intersezione tra coscienza e tecnica, descrive la sua pratica come Poetica di Meditazione-Meccanica, una ricerca visiva che utilizza la scrittura automatica manuale come strumento per esplorare l’interazione tra il processo fisico del segno e la meta-percezione dello stesso. L’obiettivo della Poetica di Meditazione-Meccanica è generare forme di vita ibride che oscillano tra la dimensione onirica e organica, cristallizzando stati di coscienza che prendono forma come un sogno lucido all’interno di quello che ha definito Immaginario Onirico-Organico.
L’Immaginario Onirico-Organico è la fusione tra due dimensioni apparentemente scisse: l’intuizione del soggetto (caratterizzata da un impulso di liberazione) e la struttura della natura (caratterizzata da una condizione di costrizione). Nella prospettiva dell’Immaginario Onirico-Organico l’alfabeto biologico non è considerato un’astrazione della natura, bensì un’estrazione dalla coscienza attraverso l’attività sismografica del segno, utilizzato per sondare gli strati più profondi della memoria genetica dell’individuo e della specie. Questo approccio considera il soggetto e l’ambiente come elementi di un’unità originaria che può essere ricomposta attraverso il potere terapeutico della produzione simbolica, e all’interno di questa prospettiva il soggetto è concepito come un particolare tipo di ambiente per l’esplorazione sperimentale sulle metamorfosi degli stati di coscienza che si cristallizzano e si depositano sul supporto della tela.
In conclusione, attraverso la Poetica di Meditazione-Meccanica, lo spazio della tela si trasforma in un’epidermide cibernetica, e il quadro viene investito della funzione di portale liminale che attiva un ciclo di scambio energetico/informazionale tra dimensione fisica e psichica, consentendo l’annullamento della loro apparente divisione.
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