Iulia Ghita

Iulia Ghiță (Romania,1986) si è laureata all’Università di Arte di Bucarest nel 2008 e all’Accademia di Belle Arti di Roma nel 2011. Il suo lavoro esprime un forte carattere installativo, anche quando utilizza il disegno e la pittura, così come per la fotografia e il video. È interessata al rapporto/conflitto/tensione che si innesca tra il limite della misura umana e il tentativo di dare una forma finita a cose incomprensibili. Esplora vie di conoscenza difficili da accettare come tali, come i sogni, le rivelazioni, premonizioni, profezie e visioni.
Tra le più recenti mostre e partecipazioni, nel 2021 “He failed to save the one he loved most”, Album Arte, Roma, a cura di Marta Silvi (mostra personale) e nel 2019: “3650”, Ex Elettrofonica, Roma; “Hill in September”, Centrul de Interes, Cluj Napoca, a cura di Ovidiu Leuce; “AlbumArte20x20 2019”,AlbumArte, Roma, a cura di Claudio Libero Pisano; “AUGUST Life from itself (Understood)”, Studio Giudecca 860, Venezia (mostra personale); “Life from itself (Understood)”, Alviani Art Space, Pescara, a cura di Sabrina Vedovotto (mostra personale); Tutto a posto tutto bene, Galleria Nazionale di Cosenza, Cosenza, a cura di Camilla Brivio e Giacinto di Pietrantonio; “Entasi”, mostra promossa da Arco di Gallieno, Acquario Romano, Roma; “Vis-a-vis”, La Nube di Oort, Roma.
Una mostra di Iulia Ghiță sarà presentata in anteprima al Museo Nazionale del Contadino Rumeno in settembre 2021. L’installazione e l’accompagnamento del libro d’artista sulla collezione del museo sono curate da Cornelia Lauf, in una serie coordinata da Ilina Schileru.