

noemi mirata
@Noemi Mirata
Biografia
Noemi Mirata è nata a Catania nel 1995. Dopo essersi laureata nel 2017 all’Accademia di Belle Arti di Catania indirizzo Pittura, si trasferisce a Milano per frequentare il biennio di Terapeutica all’Accademia di Belle Arti di Brera e laurearsi nel 2020.
La sua ricerca si sviluppa seguendo un flusso naturale e mira a spingere l’osservatore al di là di ciò che appare, valicando il piano superficiale delle cose e catapultandolo oltre.
I lavori organici tra cui l’installazione esposta per il progetto PUPI- La nuova storia, presso la Amy-D gallery, MI, 2019; il progetto site specific Proliferazione, presso la stazione Garibaldi, MI, 2021, curato da Marta Sironi e la mostra Sistema ibrido in occasione di The Others, TO, 2021, indagano le dinamiche tra individuo e mondo vegetale, ponendo al centro dell’attenzione il concetto di trasformazione e di precarietà che appartiene ad ogni essere animato e inanimato.
Tematiche inerenti alla precarietà sono state indagate anche attraverso un progetto riguardante piante preistoriche estinte, di cui il primo dei vari lavori scultorei è stato esposto ad Artefici del nostro tempo a Forte Marghera, 2022, in occasione della 59Biennale di Venezia, invece un altro lavoro della serie è stato esposto durante la collettiva Sottrazioni presso la galleria Quam (Scicli).
Immersion, libro d’artista esposto presso Fondazione Orestiadi, 2022, è stato un punto di svolta nella ricerca dell’artista poiché ha sottolineato la necessità di ritrovare, quasi in maniera esasperata, un luogo perduto o dimenticato, tendendo comunque a ritrovare quel DNA memoriale che appartiene ognuno di noi.
Durante il 2023 ha preso parte alla collettiva presso Associazione 21 (Lodi) e partecipa alla SIM residency a Reykjavik, in cui realizza un lavoro fotografico legato ai rituali norreni e alle storie inerenti al concetto di morte. Nello stesso anno espone per Proserpere. Indicativo presente, mostra personale, presso Artierranti, BO, in occasione di Artcity, curata da Laura Brambilla.
Nel 2024, partecipa, per due cicli, alla residenza di Via Farini ed espone per una personale dal titolo La memoria sogna forme liquide presso Studiohomeawareness, MI.
Nell’aprile del 2025, ha realizzato un progetto dal titolo Come pietre nel suo paese natio, Mineo, progetto curato da Francesca Renda.
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