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Simone Cametti
@Simone Cametti
Biografia
l’INSTALLAZIONE “SGUARDO SU VAIA” è POSSIBILE VEDERLA PER MEZZO DI QUESTO LINK
La ricerca di Simone Cametti è basata su una concezione pragmatica e artigianale del fare artistico, che si sviluppa tramite interventi operativi sulla materia e il contesto entro il quale agisce. Non la volontà di ri-trarre o ri-ferirsi alla realtà circostante, ma quella di manometterla, provocando un singhiozzo, un glitch che interrompa il flusso della percezione abituale e induca una sosta. Cametti prosegue nel suo lavoro per azioni, le quali, con le sue parole: “non sono performance, perché la performance ha un’attinenza col teatro e con la comunicazione, che a me interessano poco. Sono azioni, perché voglio che agiscano, come sono azioni quelle che lo scultore compie per cambiare la materia”. Queste si traducono in progetti multimediali e organici che sembrano svilupparsi per gemmazione gli uni dagli altri, legati da una costante attenzione ai temi fondamentali della natura, del paesaggio, dei materiali minerali e organici, dello spazio e della sua occupazione. A tali azioni fa seguito una formalizzazione dal lavoro nella forma di immagine fotografica, video, scultura o installazione, che documenta il procedimento di avvenuta trasformazione e il suo perdurare nel tempo.
Vive e lavora a Roma
Si forma all’Accademia di Belle Arti di Urbino e successivamente conclude i suoi studi in scultura alla Rome University of fine Art, dove, dal 2015 è docente di Tecniche performative per le Arti Visive e installazione multimediale.
Nel 2012 è stato in residenza al MAMM – Multimedia Art Museum Mosca, Russia, e dal 2015 ad oggi sta portando avanti un progetto di rigenerazione all’interno degli spazi di Dolomiti Contemporanee, nel’ ex Villaggio ENI di Borca di Cadore, Belluno.
Personali e collettive più rilevanti
– 4500 gradi Kelvin, con un testo di Lorenzo balbi, galleria Francesca Antonini, Roma / OH BE A FINE GIRL, KISS ME Galleria Ncontemporary Milano, Media
montagna, a cura di Umberto Palestini, Galleria Nazionale delle Marche, Palazzo Ducale, Urbino – TINA, Auditorium parco della Musica di Roma / MACRO, Roma – Greenit, a cura di Claudio Libero Pisano, Galleria Francesca Antonini arte
contemporanea, Roma – Propoli, Galleria il Segno, Roma – 6 candele, expo 2015, Nutrire il pianeta energia per la vita, Milano – 5 artisti in 5 atti, Viterbo – Anthropocene, Galleria Riccardo Crespi, Milano – Favi di miele, “Percorso della
battaglia” Abbazia di Montecassino, Cassino – Nell’acqua capisco, the 55° International Art Exhibition Venice Biennale, Collateral Event – Start, Saatchi Gallery, London – Art is Real, Piazza Pasquino, Rome – It is not easy/Non è facile, Spazio Fandango Incontro, a cura di Claudio Libero Pisano, Roma – Ostrale 013, International Austellung, Zeitgenössischer Künste, Dresda (D) – Ente Comunale di Consumo, Galleria Nazionale di Cosenza Palazzo Arnone; Complesso Monumentale del Vittoriano, Rome
Premi / 2020 – sculture in campo, arte ambientale per i beni culturali – 2020/2017 Finalista TALENT PRIZE – 2016 Silenzio
per favore, Fondazione Aria, Spazio V.AR.CO., l’Aquila / 2016 Accademia Nazionale di San Luca, Roma – 2015 two calls for
Vajont, Dolomiti Contemporanee 2014 – Menzione speciale Premio Arte nel giardino di Irene Brin, Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma 2012 – PREMIO TERNA 04 Terna spa, Roma