Acus pictura

Maria Elena De Toma
@Maria Elena De TomaFotografia
- Edizione: 2025
- Anno opera: 2025
- Altezza cm: 50
- Larghezza cm: 70
Descrizione
Il progetto esplora il tema della ferita e della cura nella dimensione femminile, dove la ferita assume una connotazione non solo fisica, ma soprattutto interiore. Essa diventa metafora di un’esperienza vissuta, di un dolore che, anziché essere nascosto o negato, viene accolto e trasformato. La bellezza che ne scaturisce è il frutto di un processo di cura — principalmente psicologica — che eleva il trauma a elemento prezioso.
Il filo rosso e dorato simboleggia questo passaggio: da lacerazione a forma di rinascita, da sofferenza a segno di valore. Le ferite, quando riconosciute e affrontate, non scompaiono, ma possono mutare in segni distintivi di forza e identità, fino a diventare motivo di orgoglio.
Al centro della narrazione visiva vi è il ricamo, pratica artistica tradizionalmente trasmessa tra donne, che in questo contesto si fa gesto terapeutico. I ricami, lungi dal nascondere la ferita, ne partono per fiorire: fiori che emergono da uno squarcio, trasformando il dolore in ornamento. La ferita, ricreata attraverso tecniche di make-up prostetico, si contrappone alla delicatezza dei materiali scelti, generando un potente contrasto tra brutalità e raffinatezza, vulnerabilità e potere trasformativo.
L’atto del ricamare, nelle immagini, diventa azione simbolica: la donna non ricuce per cancellare, ma per trasformare. Il filo che attraversa il petto e l’addome, nei toni del sangue e dell’oro, non chiude, ma arricchisce, generando fiori e foglie che raccontano una nuova forma di bellezza. In questo gesto continuo, intimo e consapevole, la figura femminile si fa custode di un sapere antico e lo rinnova, trasformando la propria ferita in un’opera d’arte viva e pulsante. La ferita rimane ben visibile, non vuole essere celata ma semplicemente valorizzata, in una posa senza vergogna bensì orgogliosa.
Centrale ,infatti, è la fierezza con cui la donna riconosce la propria ferita: non come segno di debolezza, ma come constatazione di forza. In questo percorso di consapevolezza e trasformazione, la donna si rialza, si ricompone e si impreziosisce, rendendo sé stessa e la propria storia testimonianze potenti di resilienza e rinascita.
Tecnica
Documentazione fotografica di opera realizzata su corpo tramite tecnica mista: make up prostetico e applicazioni decorative (ricamo eseguito a mano su tulle).