Allucinazione

La base del mio lavoro è costituita dalla fotografia amatoriale. Le foto prese dai vecchi album di famiglia e dai miei scatti estemporanei sono poi rielaborate secondo le necessità della mia ricerca. Quest'ultima si focalizza sulla percezione di una realtà modificata. Un sogno, un' allucinazione, un ricordo, emicrania e epilessia sono alcune delle situazioni dove possiamo sperimentare stati percettivi differenti da quelli a cui siamo abituati (spesso a parità di intensità). Il mio interesse per questi turbamenti nasce da una riflessione sui testi di Baudrillard, dall’intento di scalfire l’immagine di “iperrealtà” della società contemporanea, calata in uno stato di alienazione. Il soggetto è da me rappresentato come un immagine di base fotografica "turbata" da elementi esterni (bianco e nero, sfocature, perdita di forma e distorsioni). Gli odori, fumo o fiori, sono genesi di questa perdita di "controllo", questi elementi accessori si traducono in un ricordo o una allucinazione. Il celare o il privare di dettaglio e riconoscibilità una parte o tutta l'immagine, ha una duplice funzione: da un lato il sottolineare la parzialità della nostra percezione del mondo esterno, dall'altro la re-introduzione del mistero (in senso poetico), virando la fotografia secondo una nuova declinazione e aggiungendo quindi una narrazione ulteriore a quella già presente. "Allucinazione" è un dittico olio su tela che rappresenta due fasi di queste esperienze, la perdita dell'esterno e della propria percezione.