Aphonia ii

Aphonia ii fa parte della serie Aphonie, iniziata nel 2024 e tuttora in essere. Quattro lavori di dimensioni 70x120cm e tre lavori di dimensioni 164x201cm (l'ultimo dei quali portato a termine nel Maggio 2025). La serie è frutto di una ricerca per sottrazione, nei materiali quanto nel pensiero e nello spirito. Talvolta è presente il solo gesso, come nell'opera presentata, talvolta l'olio steso direttamente sulla tela; diversi medium, la punta d'argento. Elementi di una sintassi lirica, aniconica in cui confluiscono il tempo ciclico della ripetizione dell'atto segnico, uguale a se stesso solo nel rito di ripetersi; il Vuoto della mistica orientale; il deserto degli apotegmi dei Padri della Chiesa; la ricerca sinestetica tra arte e suono; la resistenza alla prigionia, privatissima quanto collettiva. "[] ... a mio parere il lavoro più controverso di questa selezione. Innanzi tutto per un dato squisitamente tecnico, ossia il monocromo dei suoi lavori. Un monocromo che in mezzo a questa sinfonia di colori suona come un solista chiamato quasi a riassumere l'intera esposizione. Con un lavoro non a caso dal titolo Aphonia, il suo ipotetico non suono è una vibrazione delle corde dello spirito che dietro di sé si porta molta storia dell'arte e la consapevolezza che questa, da sempre, si raffronta con l'umano attraverso la sua dimensione simbolica. Anche quando il colore c'è, si veda lo studio dal titolo Nel paese degli uomini integri, questo non è avulso dal suo valore luminoso, dal bianco che lo circonda. []" (M.L. Paiato, storica e critica dell'arte, docente presso l'Accademia di belle arti di Macerata in occasione della mostra Green Line)