Atlante
Descrizione
“Siamo stranieri al cospetto degli scenari idilliaci di Jessica Ferro, terre inesplorate, o cadute nell’oblio, in cui la natura regna beata.
[…] Pochi, ripetitivi, suoni, rimbalzano da un angolo all’altro di questo luogo ameno. Una composizione melodica a più voci, una cantilena soave che culla e lenisce: il gorgoglio prepotente delle cascate, lo scorrere pacato del fiume, il fruscio delle chiome verdi, il battito ridondante delle ali di una tribù di falene
[…] I soggetti di Jessica Ferro non assediano ma circondano e invitano a sospendere i giudizi e a godere di una pace transitoria. Durerà per molto o solo per un battito d’ali?” _ Giorgia Bergantin
“Tracce, impronte, sospensione e trapasso: elementi che si collocano tra ciò che è definito vivo e ciò che non lo è. Diversi ma uguali, appartenenti allo stesso lembo, scivolano attraverso un tempo di conservazione, diventando ambigui rispetto al loro carattere figurativo e alla gerarchia degli elementi che li compongono.
[…] Insieme rappresentano l’esplorazione di un confine e di una relazione. Il confine riguarda l'apparire della singola traccia, in quanto oggetto tangibile nel proprio perimetro. La relazione invece contrariamente, emerge nel dialogo tra i vari segni che interagiscono tra loro, superando le distanze che li separano.
[…] Jessica dimostra che ogni segno lasciato sulla superficie dell'opera non è solo un segno fisico, ma una duplice testimonianza della realtà: contemporaneamente collettiva e personale dell'artista.” _ Tobia Donà
Tecnica
tecnica mista su telo geotessile in tnt
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