Bambina che dorme su cuscino stellato

Appartenenza, l'importanza delle radici. Un ricordo, che è il colore della memoria. L’intimità è il leitmotiv dell’arte di Silvia Sangaletti che raramente permette a chi osserva di infrangere il suo mondo ovattato. L’artista racconta attraverso le sue opere il Prendersi cura. Così dal legame dei momenti passati in un flusso atavico il diventare madre è imboccare una strada nuova che cambia prospettiva mantenendo fisso lo sguardo su quanto la famiglia e i legami siano di fondamentale importanza. L’artista è una passeggera silenziosa che accompagna il percorso di chi ama in punta di piedi, con una mano appoggiata sulla spalla; catturando sì l’essenza del soggetto ma sopratutto focalizzandosi sul rapporto che lega e ispira: collante dell’estro. Pennellate tenui riempiono una giornata estiva, sullo sfondo onirico. “Bambina che dorme su cuscino stellato” è un ricordo affiorato dal calore che scalda il viso, un fermo immagine che dura all’infinito. Lo scenario armonioso e traslucido che accoglie la figura femminile, in posizione fetale aggrappata al proprio cuscino di sogni, è l’aura che rispecchia un legame indissolubile. L’arte di Silvia Sangaletti viene dall’introspezione, così lo sfondo rappresenta un ricordo che non è immagine ma sentimento. E se la stoffa celeste diventa impalpabile l’artista invece ripercorre decisa le linee del corpo, il grano nei capelli, l’innocenza della luce che combatte le ombre e ferma il momento in un ritratto di quella che è una parte fondamentale della sua esistenza. Il disegno della memoria affiora nella mente affinando i sensi, per scavare in qualcosa che non si può vedere solo con gli occhi ma che si proietta al futuro.