Campionatura di effimero

Campionatura dell’effimero si inserisce all’interno della serie Archivio dell’effimero, approfondendone la riflessione sul concetto di “casa” attraverso una declinazione più ossessiva e reiterata. L’opera si concentra sulla ripetizione di gesti e rituali quotidiani – a volte solo accennati, come tracce evanescenti o ombre di ricordi – nel tentativo di evocare un senso di appartenenza e continuità, indipendentemente dal luogo in cui ci si trovi.

In questa serie, il ritmo compositivo si fa più serrato, insistito, quasi compulsivo, restituendo un’esperienza visiva che riflette la natura ambivalente della memoria domestica: conforto e costrizione, radicamento e ripetizione. Campionatura dell’effimero indaga così una dimensione più ambigua e stratificata dell’intimità, dove la casa non è solo rifugio, ma anche teatro di gesti che si fanno rituale, eco, necessità.