>censura

Elisa Barbieri
@Elisa BarbieriScultura
- Edizione: 2025
- Anno opera: 2024
- Altezza cm: 100
- Larghezza cm: 100
- Profondità cm: 30
Descrizione
>censura
installazione multimediale
monitor, micro-telecamera-spia, carta da lucido, acrilico trasparente, filo nero e grigio in poliestere, acciaio, pvc, led, cablaggi.
2024
Questo lavoro esplora il concetto di censura oltre alla sua definizione classica, indica controllo e limitazione di informazioni, ma anche il processo di trasformazione e perdita dei dati digitali.
Il punto di partenza dell’installazione presentata è la definizione etimologica della parola “censura”, riprodotta dal dizionario e trasformata in codice: un’immagine di testo, un’entità in bilico tra significato e significante, sempre in mutazione. Riflettendo sulla visione del potere mediatico, l’installazione gioca con il concetto di trasparenza apparente, dove nulla è veramente censurato, ma tutto è omesso e distorto. Il codice, linguaggio contemporaneo per eccellenza, diventa metafora del controllo nascosto: ciò che vediamo sui piccoli e grandi schermi è solo un’interfaccia, mentre il vero linguaggio, il codice, opera sottotraccia, manipolando i dati, la privacy, mettendo in luce il paradosso del potere informativo e culturale dei media, che in modo subdolo, possono diventare veicoli di disinformazione e manipolazione. L’immagine diventa codice e il codice si trasforma in nuova immagine, sottolineando l’assurdità del processo. Ogni conversione modifica l’originale, dandogli una nuova forma e nuovi significati. censura gioca con il concetto di riproducibilità: copie di copie che perdono la loro originalità nella traduzione su poi su carta stampata o nel ricamo, sottolinea i dati che sfuggono ad ogni conversione del formato. censura invita a riflettere sulla natura fluida dell’informazione e sulla vulnerabilità dei suoi contenuti, ricordando che ogni atto di comunicazione è un atto di trasmissione e ricezione che viene continuamente trasformata e filtrata.
Tecnica
installazione multimediale