Condizioni esistenziali – Guiyu

Marco Ceccarelli
@Marco CeccarelliFotografia
- Edizione: 2021
- Anno opera: 2020
- Altezza cm: 20
- Larghezza cm: 30
Descrizione
L’opera è costituita da una serie di immagini fotografiche, prese da internet, riguardanti la città di Guiyu, in Cina, e modificate tramite un’applicazione. La serie fotografica è parte di una trilogia chiamata “condizioni esistenziali” ed ha come soggetti, oltre alla presente serie sulla città di Guiyu, delle immagini pornografiche e delle immagini di documentazione di opere d’arte e sono declinazioni differenti dello stesso concetto. Guiyu è una città del sud - est della Cina nota per essere una sorta di discarica di rifiuti elettronici e componenti di computer. “A Guiyu operano 5.500 aziende, molte a carattere familiare, che smontano le apparecchiature elettroniche per ricavare piombo, oro, rame e altri metalli di valore. Tale industria impiega decine di migliaia di persone che smontano ogni anno 680 tonnellate di computer, cellulari e altre apparecchiature elettroniche. I paesi sviluppati spediscono i loro rifiuti elettronici nei luoghi in via di sviluppo a causa dei minori costi di riciclo. Luoghi come Guiyu basano la loro economia sui rifiuti elettronici malgrado i rischi sulla salute e sull’ambiente. La combustione della plastica in città ha prodotto nell'80% dei bambini pericolosi livelli di piombo nel sangue.” L’operazione è quella di sottrarre la condizione esistenziale dell’immagine (in questo caso digitale) dall’immagine stessa. Per condizione esistenziale intendiamo il presupposto necessario perché qualcosa possa accadere, esistere. Nel caso specifico dall’immagine vengono eliminati tutti i rifiuti elettronici (che in questo caso sono condizioni extralinguistiche necessarie) che si accumulano nella città e che costituiscono non solo la condizione necessaria perché l’immagine digitale possa esistere, ma anche le condizioni esistenziali degli stessi abitanti della città. L’algoritmo dell’applicazione, elimina le parti selezionate, i rifiuti, costringendo l’immagine a ridefinirsi con quello che rimane, rivelando la natura e la genesi stessa dell’immagine digitale e riconfigurandola in modo inaspettato.
Tecnica
stampa digitale su Dibond e vetro acrilico