core memory scraps (bathroom II)

Irene Stellin
@Irene StellinScultura
- Edizione: 2025
- Anno opera: 2025
- Altezza cm: 36
- Larghezza cm: 48
- Profondità cm: 2
Descrizione
Un’installazione a parete composta da otto cementine rettangolari (12x18 cm) incorpora frammenti delle piastrelle che un tempo rivestivano il bagno della casa d’infanzia dell’artista (1968-2005), ora demolito. Questi resti rievocano vividi ricordi legati a quel luogo e a un periodo specifico della sua vita, innescati come un fenomeno proustiano.
Le cementine, pur mantenendo le dimensioni originali delle piastrelle, non ne ricostruiscono fedelmente l’aspetto. Questa imperfezione intenzionale riflette la natura fallibile e mutevole della memoria. L’opera materializza l’atto del ricordare, dove le lacune visive del ricordo diventano elementi preziosi: sono le imprecisioni ad evocare sensazioni autentiche legate a quel bagno, paradossalmente capaci di preservarne in modo nitido la memoria olfattiva. L’acqua della vasca, il cui profumo di talco sembra ora evaporare dal pavimento stesso, le pareti che nella mente infantile apparivano infinite, i momenti trascorsi con il nonno durante la ristrutturazione. Core memory scraps (bathroom II) mira a preservare l’imperfezione del ricordo, trasformandola in un nuovo rivestimento a parete, unendo passato e presente attraverso l'evoluzione della materia, la fragilità della reminiscenza e il potere evocativo della memoria olfattiva.
Tecnica
cemento, talco, frammenti di piastrella