Criptogenetica I

Andrea Da Dalto
@Da DaltoPittura
- Edizione: 2025
- Anno opera: 2024
- Altezza cm: 60
- Larghezza cm: 84
- Profondità cm: 1
Descrizione
Criptogenetica I
Criptogenetica I è un opera estratta da un ciclo di quadri intitolato Criptogenetica, una serie che riflette sul rapporto che intercorre tra la presenza organica della vita rappresentata dal segno e l’assenza macchinica dello schermo rappresentato attraverso l’ausilio di spazi rettangolari vuoti inseriti nelle composizioni. Criptogenetica I potrebbe essere introdotto come un quadro simbolico per rappresentare visivamente la ricerca teorica che ha condotto alla definizione dell’Immaginario Onirico-Organico, ovvero la fusione tra due dimensioni apparentemente scisse: l’intuizione del soggetto (caratterizzata da un impulso di liberazione) e la struttura della natura (caratterizzata da una condizione di costrizione). Nella prospettiva dell’Immaginario Onirico-Organico l’alfabeto biologico non è considerato un’astrazione della natura, bensì un’estrazione dalla coscienza attraverso l’attività sismografica del segno, utilizzato per sondare gli strati più profondi della memoria genetica dell’individuo e della specie.
Per quanto concerne l’analisi dell’opera, Criptogenetica I lavora sul concetto di frammentarietà unitaria e sulla struttura della casualità organizzata, utilizzando una molteplicità di tecniche di produzione del segno in diversi soggetti e aree per instaurare delle connessioni visuali fra gli elementi, generando così un circuito retinico che incanala la percezione e stimola la riflessione. La frammentarietà unitaria è ottenuta lavorando sulla diversificazione degli impulsi visivi, che sono la diretta conseguenza di una compenetrazione di diverse tecniche pittoriche, al fine di creare un insieme parcellizzato ma sinestetico che seduca e conduca lo sguardo fra labirintici percorsi organici che esprimono una dissonante armonia. Per quanto riguarda la casualità organizzata, essa si fonda sul concetto gestaltico “il tutto è superiore alla somma delle parti”, infatti la struttura compositiva di Criptogenetica I lavora in maniera minuziosa sulla contrapposizione e sul bilanciamento delle parti positive e negative dell’opera, considerando gli spazi bianchi non come elementi di vuoto ma come soggetti protagonisti che si compenetrano alle forme piene, producendo in questo modo un effetto ottico ipnotico.
Per quanto concerne la descrizione del processo creativo, Criptogenetica I è stata eseguita interamente a mano senza disegno preparatorio, utilizzando un metodo di scrittura automatica che combina l’improvvisazione del gesto al controllo della tecnica per generare un’opera che sia la sintesi di queste due opposte tensioni. La produzione di Criptogenetica I è stata affidata ad un unico strumento, la penna a sfera, e questa scelta che può apparire una limitazione, invece risulta essere necessaria per amplificare la forza e il dinamismo del segno, permettendo all’energia del processo creativo di incanalarsi sull’intensità della pressione e nella traiettoria del gesto. Il prodotto finale risulta essere una stratificazione di segni che attraverso le loro sedimentazioni generano un’epidermide pittorica che respira all’interno della scala di grigi conferendo a questa opera un paradossale senso di profondità bidimensionale.
Tecnica