Disgelo

L'opera rappresenta il momento in cui si avverte il tepore di un sole ancora timido, primaverile, ma in grado di sciogliere il manto candido dell'inverno. Ne consegue un gioco cromatico tra il marrone-verde del terreno erboso e il bianco della neve, che riflette le sfumature del cielo. Il paesaggio soleggiato e dai colori vivaci emana un senso di gioiosa spensieratezza, come filtrato dagli occhi di un bambino; ma anche di stupore davanti ad una scena colta per la prima volta. Oppure ancora, si tratta di un’immagine dimenticata e poi casualmente ritrovata nella memoria. I paesaggi riguardano l’atto della visione, ovvero il rapporto tra l’occhio e la realtà percepita. Il tentativo è interrogare il visibile per restituirne l’esemplarità, la quale si presenta quando un complesso di elementi coordinati tra loro – il paesaggio stesso – per quanto noto e quotidiano, si fissa in una scena irripetibile, tanto da esigere di essere ripresa e ripresentata.