Dystopian Towers

Queste strutture, sono il risultato di un anno intero di ricerca e di sperimentazione. Sono state concepite con un approccio istintivo, diretto, senza premeditazioni, non ricorrendo a schizzi o bozzetti preliminari e credo proprio che sia questo l’aspetto più interessante di questo lavoro poiché conferisce più freschezza e vitalità, rispetto ad un fare più razionale e freddo. In questo processo di costruzione completamente libero, si è dato vita ad una sorta di strutture sculture che fanno riferimento ad uno scenario distopico, dove nuovi e monumentali palazzi, torri ed edifici perdono la loro utilità e funzione, lasciati in abbandono, esposti all’azione demolitrice delle intemperie. In questo modo viene proposta quella che potrebbe essere una critica al progresso tecnologico, non in senso generalizzato, ma per quanto concerne lo spreco di materiali, l’esuberanza e l’ego dei “potenti” di questo mondo. Viene, quindi, a manifestarsi un esito opposto dell’idea di intramontabilità e potere su cui si basano queste costruzioni, delle quali rimane, gradualmente, solo l’ossatura portante.