Esilio

Camilla Postiglione
@Camilla PostiglioneFotografia
- Edizione: 2025
- Anno opera: 2025
- Altezza cm: 28
- Larghezza cm: 34
Descrizione
L'opera Esilio fa parte di una più ampia ricerca artistica che indaga la condizione esistenziale contemporanea, gli
ambienti si configurano come spazi di risonanza emotiva, luoghi in cui l’interiorità dei soggetti si riflette
nell’apparente silenzio delle stanze.
Il personaggio, ritratto di spalle, si nega allo sguardo del fruitore;
incarna un’esistenza in stallo, sospeso in uno stato di inattività, congelato in un flusso temporale che non
sembra progredire.
Il rifiuto dello sguardo impedisce ogni tentativo di relazione diretta: si
manifesta come un atto di chiusura, ma anche come un invito a contemplare la bolla silenziosa in cui è
immerso il protagonista solitario. Lo spettatore è coinvolto in un dialogo muto, riconoscendo nella fissità della
figura un riflesso della propria condizione, un’esistenza sospesa tra il desiderio di comprensione e l’inaccessibilità
dell’altro.
L’intento dell’autrice, celando l’identità degli individui, è quello di narrare figure universali, simulacri di una
fragilità condivisa.
Questo racconto visivo manifesta un desiderio di sottrazione, un’auto-esclusione dall’accelerazione del mondo;
l’intenzione di restare invisibili si presenta come una forma di riappropriazione meditativa, in netto contrasto con
la frenesia della connessione perpetua e l’ossessione per la realtà virtuale.
Il tempo scorre tra le mura domestiche, in uno spazio cristallizzato, sereno e perturbante al tempo stesso: non
offre rifugio ma diventa teatro di un’attesa enigmatica.
La tecnica di stampa utilizzata è il transfer Amos, un processo artigianale che rende il risultato imprevedibile,
dando vita ogni volta a pezzi unici.
Le crepe che si formano sull’immagine e i bordi sfrangiati rafforzano la sensazione di irrisolutezza e precarietà
evocata dalla fotografia.
Tecnica
Stampa transfer Amos su foglio da acquerello Fabriano traditional white.