L’Immortale

Nell’opera L’Immortale la pittura si configura come una sorta di pelle in costante mutamento. Passaggi formali e informali, costruzione e decostruzione, pittura sottile, densa, materica e segni di grafite e fusaggine si alternano e si amalgamano ininterrottamente. Il busto della statua greca rimanda a un ideale di bellezza e armonia al di là del tempo, creando un contrasto con la condizione di instabilità a cui la pittura lo sottopone. Ibrida tra umano e inerte, organico e macchinico, rimane eternamente in bilico tra le dicotomie che lo sguardo tenta di risolvere.