Midriasi

Descrizione
Tra il XIV e il XVII secolo, in Europa era diffuso l’uso di alcune piante velenose, in particolare l’Atropa Belladonna, Mandragora e Datura Stramonio. Queste piante, un tempo reperibili nelle campagne e nei boschi, erano al centro di un sapere popolare che intrecciava magia, tradizioni e botanica. Le loro proprietà, dovute agli alcaloidi tossici in esse contenuti, venivano sfruttate in diversi contesti, dal desiderio di evasione dalle dure realtà dell’epoca, all’impiego in pratiche delle scienze occulte.
Un esempio significativo è dato da un manoscritto anonimo conservato nella Biblioteca Universitaria di Pavia, studiato nel 2000 dalla ricercatrice Vera Segre Rutz in un saggio critico. Questo erbario trecentesco e diffuso fino all’Italia Settentrionale, non si limita a descrivere l’uso medicinale delle piante, ma include anche istruzioni magiche, come la conservazione di mercurio e argento, o la raccolta di piante in relazione alle potenze cosmiche. I disegni sono volutamente stilizzati per essere compresi solo dagli iniziati, mentre altre immagini e frasi sono state censurate dalle autorità ecclesiastiche, in quanto ritenute di stampo troppo magico-alchemico.
Questo fenomeno storico-culturale riflette la radicata credenza nella magia naturale, che spingeva a oltrepassare le apparenze della realtà, trasformando corpo e coscienza. La midriasi, ossia la dilatazione della pupilla, è una manifestazione fisica di questo processo, provocata dagli alcaloidi e accompagnata da alterazioni dello stato di coscienza, che generano meraviglia e delirio.
In questo lavoro, la midriasi simboleggia la trasformazione della visione fisica e interiore dell’essere umano ed è la parola chiave dell’interpretazione di un fenomeno legato alla magia naturale, rimasto dietro le quinte della storia dell’Europa occidentale.
La fotografia realizzata con stampa lenticolare, che rende l’immagine mobile e poco nitida, interpreta il camuffamento delle conoscenze esoteriche, custodite per secoli da alchimisti ed erboristi. Solo attraverso un movimento intenzionale, l’immagine si rivela, richiamando a una dimensione magica e alla visione sfocata della midriasi.
Tecnica
fotografia digitale, stampa lenticolare, materiale d’archivio