Nessun limite, nemmeno il cielo #2

Luigi Di Fabio
@Luigi Di FabioPittura
- Anno opera: 2025
- Altezza cm: 135
- Larghezza cm: 100
- Profondità cm: 3
Descrizione
La mia pratica artistica nasce dall’esigenza di interrogare il peso delle cose – non solo in senso fisico, ma simbolico ed esistenziale. Al centro della mia ricerca si trova la leggerezza, intesa come desiderio di elevazione, di superamento dei limiti ineluttabili della condizione umana. È un’aspirazione che inseguo attraverso la pittura, la fotografia e la videoarte, alla ricerca di uno spazio in cui l’essere possa farsi più lieve ed elevarsi al di sopra dei suoi confini. La leggerezza, nel mio lavoro, si manifesta quindi come una condizione di soglia: fragile, intermittente, sospesa tra presenza e assenza. È una promessa che, talvolta, rimane in bilico, senza compiersi mai del tutto.
L’opera appartiene alla mia serie più recente, Nessun limite, nemmeno il cielo, un progetto in cui indago il desiderio profondo di trascendere i propri confini, fisici e simbolici, per tendere verso una dimensione di elevazione. Il corpo sospeso, derivato da autoritratti, si fa emblema visivo di tale tensione interiore: figure che si spingono fino ai margini della superficie pittorica, come se lo spazio della tela non potesse più contenerne l’impulso ascensionale, né arrestarne il moto. La tela grezza che le ospita non è un semplice supporto, ma uno spazio sospeso, un luogo altro. È il palcoscenico su cui la scena si rivela come un fermo immagine, un frammento strappato al flusso continuo dell’esistenza. La sua interruzione svela la fragile struttura latente della realtà. L’azzurro che la attraversa amplifica questa sospensione, evocando un cielo mentale, un altrove indefinito dove i confini si fanno incerti e, anche solo per un istante, le cose smettono di cadere.
Tecnica
Olio su tela grezza