Nessun limite, nemmeno il cielo #8

Luigi Di Fabio
@Luigi Di FabioPittura
- Edizione: 2025
- Anno opera: 2025
- Altezza cm: 100
- Larghezza cm: 145
- Profondità cm: 3
Descrizione
Al centro della mia ricerca si trova la leggerezza, intesa come desiderio di elevazione, di superamento dei limiti ineluttabili della condizione umana. È un’aspirazione che inseguo attraverso la pittura, la fotografia e la videoarte, alla ricerca di uno spazio in cui l’essere possa farsi più lieve ed elevarsi al di sopra dei propri confini. La leggerezza, nel mio lavoro, si manifesta quindi come una condizione di soglia: fragile, intermittente, sospesa tra presenza e assenza. È una promessa che, talvolta, rimane in bilico, senza compiersi mai del tutto.
L’opera appartiene alla mia serie più recente, Nessun limite, nemmeno il cielo, un progetto in cui indago il desiderio profondo di trascendere i limiti fisici e simbolici del corpo, per tendere verso una dimensione di elevazione. Il corpo sospeso, derivato da autoritratti, si fa emblema visivo di tale tensione interiore: figure che si spingono fino ai margini della superficie pittorica, come se lo spazio della tela non potesse più contenerne l’impulso ascensionale, né arrestarne il moto. La tela grezza che le ospita non è un semplice supporto, ma un luogo altro: è il palcoscenico in cui la scena si rivela come un fermo immagine, un frammento strappato al flusso continuo dell’esistenza. L’azzurro amplifica questa sospensione, evocando un cielo mentale, un altrove indefinito dove i confini si fanno incerti e, anche solo per un istante, le cose smettono di cadere.
Tecnica
Olio su tela grezza