Non c’è confine p#010

Alice Voglino
@Alice VoglinoPittura
- Edizione: 2025
- Anno opera: 2024
- Altezza cm: 62
- Larghezza cm: 34
Descrizione
Questo lavoro è parte di una mia recente ricerca (2023-2024) con cui ho cercato di approfondire la relazione identità-memoria, osservando chi siamo attraverso la memoria di cosa è stato. Le esperienze vissute o percepite contribuiscono a definirci, così come il dolore può fare parte della nostra storia contribuendo a farci essere le persone che siamo oggi. Sta a noi decidere che significato attribuirgli: se restare chiusi nel confine del dolore o se riconoscerlo per sapersi oltre quel confine.
In questa ricerca ho usato me stessa, le emozioni e la mia storia personale, mi sono immersa nell’ascolto di un profondo e antico dolore sentendomi come rinchiusa nel suo confine. Mi sono così messa in relazione con i corredi ricamati dalle mie trisnonne per connettermi a quei tessuti antichi - lenzuola, asciugamani, camicie da notte, tovaglie, pizzi, centrini…- vissuti, usati, impregnati di una quotidianità lontana e nel contempo concreta, tangibile nel mio oggi. Ho dipinto quei tessuti antichi con colore acrilico diluito lasciandolo libero di diffondersi, senza controllarlo, come le cose che accadono senza che possiamo controllarle. Ho quindi cucito i tessuti dipinti con fili da ricamo colorati per formare segni visibili simili a cicatrici colorate, che esistono benché non facciano più male, che si trasformano in una cascata di colori capaci di lavare via il dolore, consentendoci di andare oltre quel confine.
Tecnica
colori acrilici e fili da ricamo su centrino antico in cotone lavorato all'uncinetto