Paesaggio

Tra le sagome scure degli alberi e l’incertezza del cielo, un sentiero si snoda nelle ombre, sospeso tra terra e sogno. Un incontro tra la natura e la presenza umana, tra il passato e il presente, tra le radici e la proiezione verso l’ignoto. Le radici, quelle invisibili che l’uomo porta dentro di sé, si celano nell’oscurità, nella terra che non vediamo, nelle memorie che non affiorano immediatamente ma che ci sostengono. Eppure, nel contrasto netto tra il chiarore artificiale e l’ombra degli alberi, si avverte la tensione tra il desiderio di lasciare un segno e la consapevolezza di appartenere a qualcosa di più grande, di più antico.  La foresta, muta testimone, raccoglie i sussuri di ogni viaggio, ogni sogno sfiorato, ogni ricordo seminato nel tempo. L’uomo, viandante del proprio destino, lascia dietro di sé frammenti di esistenza che nascondono il riflesso della sua verità più profonda. Il percorso si fa metafora dell’esistenza. Ogni passo ci porta verso l’ignoto e, allo stesso tempo, più vicini a ciò che siamo sempre stati.