Ricchi dentro

Ricchi Dentro rappresenta forse l’ultima evoluzione dello sfolgorante culto del superfluo: non più orologi, auto o ville, ma denti. Denti da latte — potenziali reliquie dell’infanzia non corrotta— e denti permanenti sostituiti con impianti in oro massiccio.

Anche la carie viene trattata con l’oro, come se il pregio assoluto del metallo potesse compensare la decadenza fisica e, di riflesso, quella morale. Quest’opera immagina una futura e folle attuazione del lusso interiorizzato: un corpo che brilla dall’interno, non per necessità, ma per puro compiacimento e affermazione sociale. La foglia oro, applicata su ciò che è destinato a cadere, diventa il simbolo dell’assurdità di una società che celebra l’effimero come status. Un attacco critico all’ostentazione insostenibile della nostra epoca postcapitalista.