Ring [contraceptive]

Marco Manzoni
@Marco ManzoniScultura
- Edizione: 2016
- Anno opera: 2016
- Altezza cm: 210
- Larghezza cm: 60
- Profondità cm: 60
Descrizione
Presenza scultorea che si regge su una contraddizione: uno spazio delimitato da aperture - porte – che per autosostenersi e dunque esistere è costretto alla chiusura. L’inferriata frontale accentua il carattere claustrofobico e prescrittivo del dispositivo e fa pensare alle soluzioni architettoniche utilizzate per separare, recludere e reprimere il diverso e il deviante.
È pur vero che la costrizione spaziale non sempre è imposta dall’esterno e non sempre è frutto di violenza. Le porte utilizzate provengono da un convento, luogo in cui solitamente sono chiuse dall’interno anziché serrate dall’esterno. Uno spazio in cui si entra presumibilmente a seguito di una scelta volontaria, una volontà talmente radicale che, nel caso della clausura, non stenteremmo a definire folle. Un’opera che vive di una polisemia interpretativa, risuonante nel duplice significato del titolo: ring come simbolo di fede e devozione (anello) e insieme luogo ritualizzato di uno scontro violento.
Tecnica
Legno, vetro, piombo, muta vipere