Senza Titolo, dalla serie “I Baccanti”

Leonardo Magrelli
@Leonardo MagrelliFotografia
- Edizione: 2025
- Anno opera: 2023
- Altezza cm: 79.5
- Larghezza cm: 55.5
- Profondità cm: 3.5
Descrizione
L’opera “Senza Titolo” è parte de “I Baccanti”, una più ampia serie composta interamente da stampe lenticolari. Questa tecnologia è utilizzata di solito per realizzare cartoline pop dall’effetto “prima-dopo”, nelle quali, muovendo l’oggetto di fronte ai nostri occhi, vediamo comparire prima un’immagine e poi un’altra. Tuttavia, regolando la parallasse e lavorando con formati più grandi, si ottiene una sorta di compresenza ottica delle due immagini di partenza, che rende necessario muoversi nello spazio per osservare i costanti cambiamenti dell’opera. La fotografia, medium riproducibile per definizione, diventa così impossibile da fruire se non in presenza. Con le stampe lenticolari infatti, ogni tentativo di ri-fotografare le opere risulta infatti una “reductio” dell’effetto che si genera quando si ha la possibilità di muoversi di fronte all’opera.
Nella serie “I Baccanti”, le immagini provengono da video circolati su internet. In questi filmati, gruppi di persone riunite in occasione di una celebrazione religiosa, accendono e lanciano fuochi d'artificio estremamente potenti in un parco pubblico, correndo senza paura tra le esplosioni, che sembrano inghiottirli. Proprio per via di questi fuochi d’artificio, in ogni passaggio da un fotogramma all'altro, c'è sempre un cambio di illuminazione nella scena, c’è sempre un repentino passaggio dal buio alla luce, e viceversa. Tagliati, ingranditi, privati di ogni contestualizzazione, disgiunti dalla concitazione del flusso delle immagini e lontani dal rumore dei botti, questi fotogrammi svelano una nuova dimensione estetica. Qualcosa di sfrenato e al contempo sacrale emerge da queste riprese: mentre il tempo si dilata, assistiamo alla liberazione di una grande energia latente, che si sprigiona dall’incontro fra la gioventù e la periferia, fra l’arcaismo delle tradizioni religiose locali e il panorama mediale contemporaneo.
Tecnica