Shoot the Runner

Descrizione
In un’epoca caratterizzata da trasformazioni repentine e da un progressivo dissolvimento della responsabilità collettiva, l’arte assume il compito di ridefinire l’etica del contemporaneo. Shoot the Runner si inserisce pienamente in questo scenario, traducendo visivamente le contraddizioni e le tensioni della nostra esistenza. L’opera si sviluppa come una narrazione sospesa, popolata da figure in corsa, volti inquieti e paesaggi disarticolati, restituendo un senso di spaesamento e precarietà.
L’artista sembra catturare il momento di un’azione collettiva che oscilla tra il gioco e la fuga, tra la spontaneità dell’infanzia e l’ombra di un destino inevitabile. Le espressioni e i movimenti dei protagonisti trasmettono un senso di urgenza e, al contempo, di costrizione, come se fossero parte di una dinamica sociale preordinata, incapaci di sottrarsi a una corsa senza fine. La composizione richiama l’accelerazione continua della nostra epoca, dove i confini tra sicurezza e pericolo, tra realtà e distopia, si fanno sempre più labili.
In questa rappresentazione, emerge un’eco delle criticità contemporanee: il dissolvimento del pensiero critico sotto la pressione di nuove tecnologie che determinano il nostro agire, la perdita di consapevolezza in un contesto socio-politico sempre più instabile, il fragile equilibrio tra individuo e collettività. Il tratto dettagliato e meticoloso con cui l’artista costruisce lo spazio e i corpi diviene esso stesso un atto di resistenza, una forma di responsabilità artistica che impone un rallentamento, un’osservazione attenta della scena e dei suoi elementi simbolici.
La figurazione pittorica, qui, non si limita a registrare la realtà, ma diventa un mezzo per interrogarsi su di essa, per codificare mondi immaginifici che riflettono le tensioni del presente. L’opera invita a una lettura attiva, destabilizzante, provocatoria: chi è il "runner" che viene inseguito? Chi lo giudica? Chi è il vero antagonista in questo scenario? Domande che risuonano come un monito sulla condizione dell’uomo contemporaneo, imprigionato in un sistema che lo spinge a correre senza sapere verso quale meta.
In questo senso, Shoot the Runner non è solo un’immagine, ma un’esperienza sensoriale e cognitiva che sollecita una presa di coscienza. L’arte, dunque, come campo di prova per nuove metodologie critiche, per la ricerca di un’etica che possa contrastare l’abbandono delle responsabilità. E in questa corsa senza fine, forse, l’unica possibilità di salvezza risiede proprio nel fermarsi a guardare.
Tecnica
Inchiostro su carta