Spettri sonori

Descrizione
Nei porti silenziosi dell'inverno, gli spogli alberi maestri delle barche diventano simboli di solitudine. Suoni grafici e immagini si intrecciano in una danza invisibile che rivela la sinfonia del paesaggio.
Le barche abbandonate nel porto di Crotone, spoglie delle loro vele, riposano nelle acque gelide, mosse solo dal sussurro del vento che scivola tra gli alberi maestri. In questo paesaggio sospeso, si fa spazio una danza invisibile, una sinfonia naturale che il tempo ha dimenticato. Le fotografie catturano alberi che si ergono come cipressi in un cimitero silenzioso, mentre gli spettrogrammi, nati da field recording nel porto, si intrecciano con l’immagine come velature eteree. Ogni sovrapposizione, ogni sfumatura di trasparenza, dona al silenzio una voce visibile, facendo emergere la melodia nascosta del paesaggio, dove suono e visione si fondono in un’unica verità senza parole.
Tecnica