SPOLIA

Gina Babić
@Gina BabicScultura
- Edizione: 2025
- Anno opera: 2023
- Altezza cm: 20
- Larghezza cm: 15
- Profondità cm: 15
Descrizione
SPOLIA è un’opera scultorea realizzata con tecnica mista: grés modellato a colombino e smaltato, involucri di plastica di riuso e suture in filo di cotone. Qui lla potenzialità plastica della materia è esasperata in bozzi e nodosità che allontanano l’oggetto scultoreo dall’archetipo di vaso e da un possibile uso quotidiano. Le deformità affiorano attraverso le trasparenze e le aderenze della “membrana” che lo contetiene. L’opera, il cui titolo si rifà al termine latino spolia (pl. di spolium), letteralmente l’involucro costituito dallo strato corneo della pelle di alcuni rettili che questi abbandonano ogni anno al tempo della muta, da cui deriva anche la parola spoglia ovvero abito, involucro, ma anche salma, è una metafora del passaggio dell’Uomo sul pianeta. La scultura rappresenta, infatti, un contenitore orbo e spettrale costretto all’interno di un materiale - la plastica- usato ormai da decenni per avvolgere, contenere, conservare. Mutevole come un rettile, l’Uomo ha troppo spesso lasciato traccia di sé abbandonando le sue “vesti”, frutto di un eccesso di produzione. L’epilogo a cui è, tuttavia, destinato è quello di rimanere invischiato nei suoi stessi scarti, fino ad indentificarsi totalmente con essi. D’altra parte, come teorizzava Feuerbach, <<ogni individuo è
fatto della materia che lo circonda>>. L’homo faber, dunque, unico artefice delle sue tracce, avanza inesorabilmente verso un fato da egli stesso scritto, tramutando la sua fortuna in condanna mentre perde il contatto con le proprie radici naturali.
Tecnica
grés neutro modellato a colombino e smaltato, involucri di plastica di riuso, fili di cotone