Swirling Iris

Swirling Iris – La pennellata dello sguardo In Olanda si può percorrere in bicicletta i vortici colorati della Notte stellata di Van Gogh. A Nuenen, il villaggio nativo del pittore, l’artista Daan Roosegaarde ha dato vita nel 2015 a una pista ciclabile lastricata di pietre che catturano la luce del giorno e, al calare del sole, si accendono in suggestive spirali luminose. È il Van Gogh Path, un cammino che unisce natura e tecnologia per preservare e celebrare la bellezza, senza alterarla. Un sentiero immerso nei paesaggi che hanno ispirato le tele del maestro olandese: linee che si muovono, colori che respirano, forme che sembrano nate dal vento. È qui che l’arte si mostra non come aggiunta, ma come svelamento: già presente nel battito della natura, pronta a rivelarsi a uno sguardo acceso dalla creatività. È da questo sguardo che nasce la mia interpretazione fotografica: Swirling Iris. Ho camminato in lungo e in largo con lo sguardo dentro le opere di Van Gogh. Mi sono persa tra i vortici dei suoi cieli, nei movimenti della luce che danza tra i campi, nei silenzi che parlano attraverso il colore. E osservando la natura con quel medesimo stupore, ho impugnato la macchina fotografica come il pittore impugnava il suo pennello: non per ritrarre, ma per tradurre. Il mio scatto è diventato gesto, la fotografia pittura. In Swirling Iris, la spirale non è solo forma, ma linguaggio. È la manifestazione di quel bagliore che la natura custodisce, invisibile agli occhi distratti. Un movimento di luce e colore che emerge quando l’arte si fa sguardo e lo sguardo si fa pennellata. Come Van Gogh dipingeva ciò che sentiva, ho voluto anch’io lasciare che la realtà si trasformasse nel vortice emotivo della visione. La natura, osservata con l’intensità dell’arte, rivela se stessa. E in quel momento, l’invisibile si accende. Quando natura, arte e tecnologia si intrecciano, generano stelle danzanti. E in Swirling Iris, quelle stelle ruotano, si sfumano, e ci chiamano a vedere oltre il visibile.