Tavola n. 6

Descrizione
Nella mia ricerca indago il paesaggio dal punto di vista della percezione: sia a livello fisico e fisiologico, sia a livello culturale, ossia come la cultura occidentale, in particolare, ha determinato e costruito un’idea precisa di paesaggio.
Un passo fondamentale avviene nell’approfondimento e studio, dell’antico legame tra cartografia e pittura, nei loro intrecci, non dimenticando le funzioni culturali, sociali e politiche delle mappe. Ne conseguono ulteriori riflessioni riguardo l’idea di mappa, la sua funzione o perdita di funzione della stessa, l’idea di mappa-reliquia, che applico nella raffigurazione di una cartografia sentimentale in continuo mutamento.
Da qui avverto una necessità di transito sempre più forte e naturale. Da rappresentazioni cartografiche e psicogeografie, tradurre in percorso attivo nello spazio il rapporto e lo scambio diretto con il paesaggio: camminare.
Il camminare come mezzo essenziale per una maggiore conoscenza dell’ambiente, supportato dalla sperimentazione di una pratica di pittura nomade legata alla prassi documentaria, si slega dalla performatività dell’atto stesso, diventando tangibile ricerca attraverso i propri passi.
Il corpo come unità di misura dello spazio/tempo.
Tecnica
Olio su tela