Tentativo di aprire un varco sull’infinito

Circa 1600 unità di meditazione, interazione, co-abitazione. É stato squarciato un portale verso quel che semplicemente é, l'assoluto nascosto nelle ritualità del quotidiano. Per un mese ho dipinto da sola e con tantissimi visitatori dei monocromi blu: azione ripetuta, libera, incollata al mantra dell'arte intesa come massima espressione del sé come viaggiatore e ricercatore dell'universo. Quest'opera fa parte del progetto "campionare lo Spirito Comune", un archivio in movimento di umanità che scorre e dialoga, un tentativo di raccogliere in modo sistematico dei frammenti di Assoluto. É stato un mese davvero intenso, come una lunga performance in cui mi sono spogliata sotto gli occhi di tutti della mia sfera privata e sono entrata in una dimensione corale, meditativa, a-temporale e a-spaziale. Si é completamente annullato il limite tra me e te, tra veglia e sonno, tra pittura e teatro, tra preghiera e resistenza, tra privato e pubblico. Ogni singolo tassello é diverso dall'altro, ma il mosaico dell'insieme permette di fare un tuffo ad occhi chiusi verso il mare/cielo dell'Uno-molteplice. É stata costruita un'opera in divenire, effimera e modulabile per natura, un oggetto artistico che é l'impronta visiva dell'invisibile, dell'arte come mezzo di ricerca e di Spirito Comune. Sono stata aiutata trasversalmente da tantissime persone, che spontaneamente hanno giocato seriamente con l'infinito. Bambini, adolescenti, adulti, anziani, scettici, positivi, conosciuti, sconosciuti, un ventaglio enorme di umanità é lì dentro, in quei 1600 fogli blu. Tentativo di aprire un varco sull'infinito é meditazione in azione.