Vieni a disegnare un posto con me

Gaia Lucrezia Zaffarano
@Lucrezia ZaffaranoScultura
- Edizione: 2025
- Anno opera: 2025
- Altezza cm: 100
- Larghezza cm: 75
- Profondità cm: 150
Descrizione
Una casa nera, imponente, sospesa nel vuoto, costruita con strati di stoffa che si intrecciano e si sovrappongono. L’opera gioca con il vedo-non-vedo, con le trasparenze del nero che diventano materia e ombra, forma e assenza. Ogni angolo della casa è attraversato dalla luce, creando un gioco dinamico di visibilità e invisibilità: uno spazio che appare e scompare, che invita lo spettatore a scoprire ciò che è nascosto dietro ogni piega.
"Vieni a disegnare un posto con me" è un invito a partecipare a una creazione collettiva, a disegnare insieme un luogo immaginato, che non è mai fisso e mai completamente visibile. La casa, pur essendo presente fisicamente, è in continua trasformazione: è un luogo che si definisce e si ridefinisce attraverso l’interazione con la luce e con l’osservatore. Non è mai un rifugio stabile, ma un posto da inventare, che esiste nel gioco tra il conosciuto e l’ignoto, tra la materia e l’immateriale.
Il nero, come nella tradizione della materia assorbente, è una sfida visiva e concettuale: è il colore dell’ombra che cela e rivela al tempo stesso, che suggerisce un non detto. La trasparenza delle stoffe invita a guardare oltre, a immaginare spazi, luoghi, che non sono mai definiti, ma sempre possibili. In questa casa nera, non esistono confini fissi, solo il fluire della percezione e la libertà di disegnare, insieme, un posto che non è mai uguale a se stesso.
La casa nera, sospesa, si svela attraverso il gioco di trasparenze: non è mai completa, mai fissa. Ogni piega, ogni riflesso di luce e ombra apre nuove possibilità. Disegnare un posto con me non è un semplice atto di rappresentazione, ma un invito ad esplorare l’infinito. In ogni movimento del corpo, in ogni sguardo, si tracciano nuovi confini, si creano spazi che non esistono se non in quel momento, nella tensione tra vedere e non vedere.
Ogni materiale, ogni strato di stoffa è un disegno in sospeso, un progetto che nasce e svanisce in un attimo. L’ombra diventa parte del disegno, e così la luce: non si tratta più di un’immagine fissa, ma di un processo continuo. "Vieni a disegnare un posto con me" è un invito a co-creare, a riscrivere lo spazio, a tracciare insieme nuove traiettorie, nuove forme di appartenenza. La casa nera non è solo un oggetto, è un luogo da immaginare, un concetto in continua evoluzione che ogni volta che lo guardiamo può essere diverso.
In questa casa, ogni sguardo è un nuovo disegno, ogni passo è una nuova possibilità, ogni ombra è un tracciato da esplorare. È un luogo dove nulla è definitivo, dove ogni visione è soggettiva, dove il disegno non finisce mai. Ogni creazione è incompleta, perché la casa, proprio come il nostro concetto di casa, non è mai un posto fisso, ma una costante rielaborazione.
Tecnica